Alice Gaggi, Nekagenet Crippa e l’Italia femminile Campioni Mondiali di corsa in montagna. Elisa Desco bronzo, Bernard Dematteis 5º e l’Italia maschile d’argento a Krynica-Zdroj, in Polonia.
L’Italia della corsa in montagna non tradisce mai. La Nazionale più vincente dell’Atletica azzurra fa ancora una volta un bel bottino alla rassegna iridata di Krynica-Zdroj, in Polonia. Le medaglie d’oro di Alice Gaggi nella gara senior femminile, dell’Italia femminile nella classifica a squadre e di Nakagenet Crippa nella junior maschile sono perle per la Nazionale guidata da Paolo Germanetto e Fabrizio Anselmo, con la supervisione del Direttore tecnico Massimo Magnani. E non da meno sono le altre medaglie, dal bronzo di Elisa Desco e dai 2 argenti della Nazionale maschile sia senior che junior.
Proprio da un 5° posto, ma forse il primo del resto del mondo iniziamo il racconto della giornata iridata della corsa in montagna, questa volta nella versione salita/discesa.
Per Bernard Dematteis, cuneese della Valle Varaita, una grande gara, a pochi secondi dal trenino Ugandese che ha monopolizzato la contesa polacca. Uganda che memore della disfatta in terra albanese del 2011, dove in testa per 2 terzi di gara, rimase con un pugno di mosche per il ritiro di quasi tutti i suoi atleti, ha fatto poker, con 4 corridori ai primi 4 posti. E se pensiamo che Kiprotich, campione Mondiale e Olimpico di Maratona, nel 2010 arrivò quinto nella rassegna iridata di Kamnik in Slovenia, viene forse da pensare che proprio l’Uganda possa essere la “nouvelle vague” non solo della corsa in montagna, ma della corsa in generale. Sui 3 giri per complessivi 13,5 km e 838 metri di dislivello sia positivo che negativo, oro quindi per Philip Kiplimo in 54’22, argento per Geoffrey Kusuro in 55’06”, bronzo per Ayeko Nathan in 55’19” e 4° Peter Kibet in 55’27”. Per Bernard Dematteis il 5° posto in 55’44” vale un argento a squadre, nella stagione che l’ha visto primeggiare sia in Italia che in in Europa. Con lui sul podio a squadre, davanti alla Turchia, salgono il gemello Martin 10° in 56:47, Alex Baldaccini 11° in 57’15”, Gabriele Abate 14° in 57’53”, Luca Cagnati 17° in 58’07” e Xavier Chevrier 22° in 58’58”.
Ma dove l’Italia ha fatto stravedere, è stato nella gara femminile. Arrivate al via con la pesantissima defezione della vice-campionessa mondiale di corsa in montagna Valentina Belotti a poche ore da via, era difficile immaginare un finale migliore, con Alice Gaggi che nel finale rimonta fino a vincere gara e titolo mondiale in 42’47” sui 9 km e 561 metri di dislivello di gara, davanti alla britannica Emma Clayton argento in 43’12”, ed Elisa Desco bronzo in 43’32”, Antonella Confortola settima in 44’32” e la ripescata Samantha Galassi quindicesima in posto in 45’39”. Oro per l’Italia nella classifica a squadre, davanti alla Gran Bretagna e all’Irlanda.
Titolo iridato per Nekagenet Crippa, il trentino-etiope che si divide tra mezzofondo e corsa in montagna, autore di una condotta di gara consapevole dei suoi mezzi. Vince in 38’58”, il turco Karagoz argento in 39’13”, bronzo per l’austriaco Manuel Innerhofer in 39’44”. Gli altri azzurri in gara sono stati Michele Vaia, 10° in 40’45”, Nadir Cavagna 18° in 42’01” e Gianpaolo Crotti 29° in 43’42”. Per l’Italia arriva così un argento a squadre dietro alla Repubblica Ceca e davanti alla Gran Bretagna.
Più sofferta la gara delle junior femminili. Qui l’oro è andato al collo dell’americana Mandy Ortiz in 22’56”, argento alla slovena Lea Einfalt in 23’07” e bronzo alla turca Tubay Erdal in 23’21”. Laura Maraga è tredicesima in 24’29”, Alba De Silvestro quindicesima in 24’47” e Simona Pelamatti diciassettesima in 25’02”. Italia settima nella classifica a squadre, vinta dalla Gran Bretagna su Stati Uniti e Russia.
In allegato le classifiche complete.